Teatro Sguardo Oltre è un’associazione culturale milanese che affianca produzioni teatrali a interventi culturali sul territorio. La ricerca di nuovi linguaggi e la volontà di creare dispositivi scenici polivalenti portano la compagnia a indagare il fecondo rapporto tra romanzo e teatro, con l’intento di esaltarne la poesia e la potenza visiva, per stimolare l’immaginazione dello spettatore.
Il nucleo artistico di Teatro Sguardo Oltre vanta un’esclusiva femminile: fondatrice e anima dell’associazione è la regista Sofia Pelczer, docente della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi e della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, che porta avanti la direzione artistica, Vanja Vasiljević cura l’aspetto organizzativo, Veronica Scarioni si occupa dei progetti legati al sociale, mentre Barbara Ansaldi è la digital artist della compagnia. Attorno all’associazione si raggruppano artisti prevalentemente giovani con diversa provenienza e formazione: Giulia Olivieri scenografa e filmmaker, Francesca Badalini musicista e compositrice musicale, le attrici Lorenza Pisano e Sara Zanobbio, le collaboratrici Chiara Lo Dato e Chiara Piemontese. È salda la collaborazione con la drammaturga Maddalena Mazzocut-Mis.
Teatro Sguardo Oltre ha all’attivo una continuativa collaborazione con l’Università degli Studi di Milano con la quale condivide la visione formativa, che si riscontra anche nella varietà di attività culturali che l’associazione offre alla cittadinanza milanese. Spesso vincitori di bandi della Fondazione Cariplo, i progetti cercano di affrontare alcune problematiche sociali, ambientali e culturali del territorio con un linguaggio intrinsecamente teatrale, come l’attuale progetto L’alfabeto dell’adozione, che ha come obiettivo la sensibilizzazione, diffusione e trasmissione della cultura dell’adozione, portatrice di valori civici e sociali quali accoglienza e inclusione sociale.
Le produzioni teatrali non assumono solo un’importante rilevanza artistica, ma anche educativa, in quanto estendono a un bacino più ampio l’interesse per alcune storie spesso dimenticate. Tra gli spettacoli di questa matrice, si ricordano Jezabel da Irène Némirovsky e Il capolavoro sconosciuto da Honoré de Balzac.